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Lo Studio Teologico delle Benedettine Italiane è ufficialmente nato nel 1980 con lo scopo di assicurare alle monache benedettine una adeguata formazione intellettuale di tipo biblico, teologico, monastico e patristico.
L'intento dello STBI si è coniugato con una struttura di tempi e di programmi disciplinari più consona al loro stile di vita rispetto a quella dei seminari e dei corsi ufficiali delle Facoltà Pontificie.
Una formazione di livello universitario, ma con un taglio spiccatamente sapienziale ed esperienziale, dove la liturgia, la scrittura e l’insegnamento dei padri tornano ad essere discipline maestre nella formazione delle monache e dei monaci.
GLI INIZI
Lo Studio Teologico delle Benedettine Italiane è sorto tra gli anni ’70 e ’80 dall’incontro tra un desiderio fondante e una difficoltà oggettiva. Il desiderio era quello di favorire una formazione teologica delle monache, ma di tipo sapienziale (non presente in altri Istituti) e la difficoltà era (ed è tutt’ora) l’accesso a studi di tipo Accademico, in quanto questi prevedevano tempi di frequenza presenziali che precludevano la possibilità alla maggior parte delle monache.
Lo STBI si è realizzato grazie all’iniziativa coraggiosa di alcune monache italiane ed in particolare di Madre Ildegarde Ghinassi, allora Abbadessa della comunità camaldolese S. Antonio di Roma e di M. Anselma Abignente, monaca della comunità benedettina "Spirito Santo" di Citerna (PG). Anche il sostegno e la disponibilità da parte del Pontificio Ateneo S. Anselmo in Roma hanno contribuito alla sua realizzazione.
Il Corso, distribuito in tre anni, prevedeva una frequenza regolare con due trimestri: dalla seconda metà di settembre agli inizi di dicembre e da dopo Pasqua fino a metà giugno.
Nell’agosto 1983 la S. Congregazione per l’Educazione Cattolica ha autorizzato e incoraggiato l’iniziativa del Pontificio Ateneo di S. Anselmo nel rilasciare un diploma di riconoscimento alle monache iscritte allo Studio Teologico. Magnus Löhrer, a quel tempo Rettore dell’Ateneo, ha sostenuto il progetto ed ha incoraggiato le Abbadesse responsabili dello STBI a perseguire una seria formazione teologica delle monache anche in vista di un’autonomia maggiore dello STBI.
GLI SVILPPI
Dal 1990, lo Studio Teologico Benedettine Italiane ha iniziato ad experimentum una nuova formula di studio ripresa dal Belgio e chiamata ITIM (Iniziazione Teologica Inter Monasteri).
Il ciclo di studio è stato articolato in nove sessioni distribuite in tre anni con un programma che prevedeva due filoni portanti (S. Scrittura e Teologia sistematica) e tre filoni complementari (Liturgia, Monastica e Patristica).
Assumendo tale formula, lo STBI ha ancor più sottolineato sia il suo carattere di "iniziazione alla teologia", sia la sua finalità di fornire gli strumenti base per orientarsi in una formazione permanente anche autonoma.
Per le monache studentesse la nuova formula si è dimostrata molto efficace negli anni perché permetteva loro di seguire lezioni di livello accademico conciliando la vita comunitaria nel proprio monastero.